Le regole della partnership negli studi professionali
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MA SE NON PUOI CONOSCERLE?
Sembra incredibile, ma sono rarissimi i Salary Partner e i Counsel che hanno visto lo statuto dello studio professionale con cui collaborano.
Lo stesso accade, ovviamente, a Managing Associate, Legal Director, Senior & co.
Cosa c’è dietro questa mancanza di trasparenza?
Parliamo di una mancanza di trasparenza che ha radici profonde e diverse motivazioni, tra cui
☑ culto della segretezza – non essendo peraltro tenuti al contrario, gli studi mantengono confidenziali documenti e informazioni relativi alla governance e resistono a ogni cambiamento in nome del sacro motto “Si è sempre fatto così”, eventualmente accompagnato dal più sibillino “Se ce l’ho fatta io…” che sconfigge ogni argomento contrario
☑ asimmetrie informative, rendite di posizione e incapacità a competere nelle regole – i soci “anziani“ mantengono difficili da scalare le strutture gerarchiche con la confusione, il controllo e il potere su tutti gli altri, che incarnano sempre – ai loro occhi – più che potenziali competitor
☑ indifferenza rispetto al futuro dello studio e resistenza al dialogo intergenerazionale – mancanza di riflessione, preparazione e formazione circa i benefici della trasparenza rispetto al passaggio del testimone a chi sarebbe in grado di innovare e favorire la sostenibilità dello studio
☑ timore di avvantaggiare altri (inclusi i colleghi, che potrebbero sempre andarsene e sfruttare altrove le informazioni acquisite) e altri studi – magari meno organizzati, meno efficaci, meno strutturati, meno esperti… ma pronti a cogliere il vantaggio
☑ accordo tacito per evitare che si sappia quanto “pesa” ciascun socio – uno statuto trasparente potrebbe rivelare informazioni rispetto a quali soci partecipano alle decisioni importanti e strategiche, riducendo, di fatto, il prestigio degli altri
Gli effetti della mancanza di trasparenza sulle regole del gioco
Sebbene a un primo sguardo possa sembrare lecito e, appunto, legittimo, che solo alcuni happy few possano accedere alle regole del gioco, quel che accade negli studi – in tutti gli studi – quando si trascura di investire in trasparenza e fiducia, è facilmente misurabile dallo studio in termini di
➡ Scarsa fiducia e disaffezione: non conoscere le regole del gioco fa sentire svalutati, esclusi e impossibilitati a credere che le cose possono cambiare
➡ Scarsa efficacia delle decisioni: mal spiegate, mal condivise, mal implementate, mal verificate
➡ Gestione limitata: senza trasparenza, mancano la responsabilità e il controllo sulle decisioni
➡ Sviluppo professionale ostacolato: non conoscere le regole del gioco rende difficile vincere, col risultato che tutti perdono opportunità di crescita e avanzamento – i singoli come anche lo studio
Il futuro degli studi professionali passa quindi anche attraverso la disponibilità del Top Management a interrogarsi e affrontare con coraggio e visione il problema della trasparenza (delle carriere, dei compensi, dei bonus e, appunto, delle regole del gioco stesse).
Il consiglio da Executive Coach